A corollario della mostra “Disney L’arte di raccontare storie senza tempo”
Prodotta da Gruppo 24 ore con Fondazione Palazzo Ducale per i 100 anni dalla fondazione di Disney Brothers Studios
A cura della Walt Disney Animation Research Library con la collaborazione di Federico Fiecconi
Le fiabe, come noto, attraverso un necessario processo di semplificazione, descrivono i molteplici aspetti che compongono la personalità dell’essere umano, facendo incarnare vizi e virtù ai vari personaggi delle vicende che narrano.
Ma, a ben pensarci, il vero motore delle storie che hanno accompagnato la nostra infanzia sono proprio i personaggi negativi: orchi, streghe, matrigne e sorellastre, perché senza di loro il bene non potrebbe mai vincere sul male.
E senza voler scomodare troppo la psicanalisi, che tanto si è soffermata sul significato profondo delle favole, è evidente che i cattivi rappresentano soprattutto quegli aspetti del nostro inconscio che nessuno oserebbe confessare.
Perché, in fondo, chi non ha mai provato almeno una volta una punta d’invidia per l’amica bella e geniale o per la collega perfettina che riesce in tutto quello che fa? Chi non si è sentito ferito per essere stato escluso dalla festa più glamour della scuola? E chi non soffre quando, invecchiando, si ostina a confrontarsi con l’inarrivabile bellezza della gioventù?
Cinque scrittrici [Annalisa Comes, Stefania Aphel Barzini, Cinzia Della Ciana, Barbara Fiorio, Alessandra Vinotto] e sei compositrici [Cinzia Pennesi, Carla Magnan e Carla Rebora che scrivono a quattro mani, Barbara Rettagliati, Rossella Spinosa, Roberta Vacca] si confrontano con le cattive di cinque celebri fiabe [Alice nel paese delle meraviglie/Regina di cuori, Cenerentola/le sorellastre, La Bella addormentata nel bosco/la fata malefica, La Sirenetta/la strega del mare, Biancaneve/la matrigna] affidando alla cantAttrice Ottavia Fusco Squitieri e al pianoforte di Orietta Caianiello [nella mise en espace a cura di Angelo Desideri] il compito di portarle sulla scena per raccontare in cinque melologhi le loro nefaste pulsioni… ma anche le loro “sante ragioni”!» E in… coda, la lupa di Cinzia Gangarella.
Elisabetta Di Pietrantonio
«Una travolgente efficacia espressiva tale da stregare il pubblico, che si ritrova a interrogarsi sul male inevitabile pur di approdare al bene agognato da ogni favola antica».
Fabio Ciceroni
Ottavia Fusco Squitieri cantAttrice
Orietta Caianiello pianista
melologhi di
Cinzia Pennesi | Annalisa Comes
Carla Magnan e Carla Rebora
Stefania Aphel Barzini
Barbara Rettagliati | Cinzia Della Ciana
Rossella Spinosa | Barbara Fiorio
Roberta Vacca | Alessandra Vinotto
Cinzia Gangarella
Alessandra Vinotto scenografie digitali
Angelo Desideri mise en espace
L’abito di Ottavia Fusco Squitieri è di
Milena Canonero.
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