data

11/12/21

orario

16:30

luogo

Palazzo Reale [Salone da ballo], Via Balbi, 10 16126 Genova
Fèlix Máximo López, il musicista di Goya

Fèlix Máximo López, il musicista di Goya

Félix Máximo López (1742-1821), autore oggi poco conosciuto fu un compositore molto apprezzato all’epoca, contemporaneo del pittore Francisco de Goya (1746-1828), con cui lavorò a fianco a fianco a corte. Quest’anno si compiono 200 anni dalla morte del musicista e 275 dalla nascita del pittore. Questo programma vuole rendere omaggio a questi due grandi artisti. Un programma che sarà articolato come un racconto sonoro, in cui la musica e la proiezione di  immagini  riproducenti opere di Francisco Goya e Antonio Joli si fondono per conoscere l’opera di questi due grandi autori.

Concerto a favore dell’Associazione Emergency

programma

D. Scarlatti - Sonata K 456 in la maggiore
Allegro
F. M. López - Sonata C.A.C n.3 in la maggiore
Poco aire - Allegro subito - Andante - Vivace
F. M. López - Variaciones al Minué afandangado in re minore
Preludio Largo - Allegro Moderato - Vivo
Padre A. Soler - Sonata R. 24 in re minore
Andantino cantabile
F. M. López - Variaciones del Fandango español
D. Scarlatti - Sonata K 434 in re minore
Andante
D. Scarlatti - Sonata K 417 in re minore
Fuga. Allegro moderato
Padre A. Soler - Sonata R. 21 in do# minore
Allegro
D. Scarlatti - Sonata K 466 in fa minore
Andante moderato
F. M. López - Sonata C.A.C. n.1 in sol minore
Allegro - Ayroso - Vivace non molto

artisti

Amaya Fernandez Pozuelo - clavicembalo
Amaya Fernandez Pozuelo, diplomata in clavicembalo e pianoforte e laureata in Musicologia con i massimo dei voti, è una delle clavicembaliste più interessanti sul panorama italiano e internazionale. Di lei hanno detto che «ha idee ben chiare sul modo di interpretare la musica antica, intendendo il coinvolgimento del pubblico come un obiettivo primario da raggiungere. E la cosa interessante è che ci riesce» (Amadeus); che «colpisce il senso sinfonico che sa generare; anzi, il senso stesso della musica. Sentiamo il piano e il forte (impossibile!)» (Corriere della Sera); che quando suona, il suo strumento è «quasi parlante» (Il Sole 24 ore) e che sa «conquistare l’uditorio con la tastiera del suo clavicembalo. Strumento che, pensato per spazi piccoli, può diventare grande quando si suona con arte» (El adelantado de Segovia). Ha contribuito a dare una nuova visione del repertorio della scuola spagnola per tastiera, come dimostrano i dischi El canto llano del caballero e Domenico Scarlatti alio modo. Oltre alla sua attività come solista, collabora come basso continuo con orchestre e gruppi importanti. Per quasi vent’anni è stata curatrice della collezione di strumenti a tastiera originali della collezione di Villa Medici-Giulini. Insegna cembalo e basso continuo alla Civica Scuola di Musica Claudio Abbado di Milano.